A volte mi chiedo come mai le lettere non vengano più scritte e le cartoline non vengano più spedite.
Siamo così comodi con i messaggi, le mail, le chiamate, che anche solo spedire tramite le poste ci sembra un’azione d’altri tempi.
Eppure scrivere una lettera è qualcosa di incredibilmente magico: io lo ho scoperto quest’estate, dove ho iniziato una piccola corrispondenza con una cara amica artigiana e dove ho spedito un paio di cartoline mentre ero in vacanza.
Mettersi lì alla scrivania, tra matite, inchiostri e fogli, pensare a cosa scrivere, cosa raccontare a chi riceverà la nostra lettera e cercare di scrivere bene, senza errori e in una calligrafia abbastanza comprensibile… sì, è un piccolo rito.
E poi rileggere la lettera, decorarla con nastri, adesivi, colori. Imbustarla e sigillarla, scrivere il nome del destinatario, il suo indirizzo, affrancarla con un francobollo…
Oh, i francobolli.
Ma quanto erano belli i francobolli?
Mio padre faceva collezione di francobolli e spesso usavo quelli rovinati per decorare i bigliettini d’auguri e le carte regalo.
Ed è qui che è nata l’idea dei "timbrini francobollo": tornare a quei piccoli e semplici riti, persi col passare del tempo.
La collezione autunnale prevede tre piccole sezioni, composte da cinque timbrini l’una.
Ci sono le foglie degli alberi, con Quercia, Acero, Castagno, Gingko e Faggio. Poi ci sono i funghi “fatati”, con Porcini, Chiodini, Orecchioni, Mazza di Tamburo e Trombetta dei Morti. Infine, i funghi “stregati”: Amanita, Coprino, Cuore di Strega, Spugnola e Dente Bilioso, tutti nei loro rispettivi nomi scientifici.
I più attenti avranno notato che, rispetto alla “prima edizione” di timbrini autunnali, se ne sono aggiunti di nuovi e non verranno più venduti a set, ma singolarmente.
Iniziamo col dire che mai avrei immaginato tutto questo amore verso i miei timbrini.
Sono un prodotto originale, ancora "nuovo" per i social e il pubblico, rendendo così la loro uscita un po'… un salto nell'ignoto.
Eppure dopo la loro presentazione, la richiesta è stata altissima, andando oltre le mie aspettative. Infatti giorno del restock di settembre, nel giro di 10 minuti erano già esauriti i tre set disponibili. La stessa sera, così come nei giorni successivi, ho ricevuto vari messaggi dove mi veniva chiesto che fine avessero fatto i timbrini, e ci sono rimasta male: i timbrini erano solo 3 set, ma le persone interessate erano molte, molte di più.
Proprio per questo, ho deciso di abbandonare il concetto di set per farne una piccola collezione stagionale, dove li si possono acquistare singoli, e soprattutto quelli che si vogliono di più!
In base a come andrà questo restock, potrei prendere in considerazione l’idea di aprire i preordini, ma come piccola artigiana, e non ancora così affermata, l'idea mi spaventa un poco.
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